Cosa può  oggi
un teatro d’autore?

Ce lo siamo chiesti il primo giorno che siamo andati in scena. Continuiamo a chiedercela dopo più di 40 anni di teatro. La nostra è la storia di una domanda aperta.

La risposta
di marionette ed oggetti

I codici, gli automatismi, i vezzi del teatro istituzionale ci lasciavano perplessi. Il palcoscenico ci interessava perché poteva unire arti, riformulare linguaggi, relazionarsi in modo dirompente con le persone.

Cosa avrebbe potuto Pulcinella se fosse stato un burattino e l’autore il suo burattinaio? Questa fu la domanda-antefatto della nostra poetica, che ebbe avvio con un’incursione nel teatro di figura, mai del tutto terminata.

I burattini ci piacevano perché ponevano domande. Noi prima li facevamo, loro poi ci parlavano, come Pinocchio. Ci suggerivano carattere, ruoli, interpretazioni. E su di loro esigevano la nostra opinione, personale, singolare, d’autore.

Lo stesso facemmo poi con gli oggetti. La società dei consumi ce li consegnava già morti. A noi invece parevano vivi. In loro trovavamo tutti i suggerimenti di cui andavamo in cerca per deviare dalla norma e riflettere a nostro modo sul teatro.

Il corpo d’autore
e la saggezza del bambino

Difficile diventò poi capire se fossimo noi a manipolare gli oggetti o gli oggetti a manipolare noi. Furono proprio loro, infatti, a portare il nostro corpo in scena. Non amavamo molto mostrarci, ma loro ci dissero: “perché? Siete come noi”. Così sul palco non ci siamo saliti come attori, ma come oggetti tra oggetti.

Oggetto provocante, seducente, di contemplazione e di riflessione, così si rivelò a noi e agli occhi del pubblico il nostro corpo d’autore. Corpo burattino, corpo arredo. Corpo disposto, corpo esposto. Corpo terreno d’iscrizione, corpo motivo di ispirazione.

Fondamentale in quegli anni fu il rapporto con l’infanzia, non soltanto nell’ambito del teatro-ragazzi. Per noi il bambino era sì uno spettatore, ma anche un compagno di viaggio, insieme al quale riflettere sul teatro.

Le sue perplessità, le sue intuizioni, le sue mille competenze, hanno nutrito la nostra poetica. Da lui partivamo per concepire le nostre opere, a lui tornavamo per ricevere il raffinato e severo giudizio. In ogni caso, l’autore che ci restituiva era nudo.

Alla saggezza del bambino dobbiamo infinite scelte estetiche: dall’abolizione della quarta parete all’anti-intellettualismo, dall’attenzione alla forma a una drammaturgia sempre sul confine tra finzione e realtà.

Il teatro oltre il teatro

La crisi economica del 2007 fu anche la crisi del nostro teatro. Tournée più corte, produzioni più piccole, opportunità d’espressione ridotte. Per noi non c’era più lo spazio di prima. E così lo spazio diventò il nostro problema: cosa avrebbe potuto l’autore fuori dal teatro?
Ascoltare altri spazi, come aveva ascoltato i burattini, gli oggetti e i bambini.

Iniziarono così le nostre incursioni para-teatrali in spazi non-teatrali: musei, monumenti, case, città. In questi luoghi tuttavia non portavamo le nostre drammaturgie. Al contrario, erano i luoghi a portare le loro, aiutandoci a ripensare la nostra condizione di autori.

Fu così che ci scoprimmo visitatori. E come tali amavamo presentarci al nostro pubblico. Visitatori tra visitatori, che insieme a loro osservavano, mostravano, scoprivano e interrogavano, offrendo tra i tanti il loro punto di vista.

Militante il nostro teatro lo era sempre stato, ma gli anni di questo teatro oltre il teatro più che mai ne mostrarono la necessità. Non volevamo desistere, né ci interessava resistere. Piuttosto la curiosità insaziabile del nostro pubblico, che non smetteva mai di sorprenderci, ci suggeriva una e una sola cosa: insistere.

E perciò continuammo ad insistere.

Un dialogo ancora aperto

A più di quarant’anni dalla nascita dei Piccoli Principi constatiamo che nel corso della nostra attività non abbiamo mai promesso fedeltà a generi, non ci siamo mai piegati alle aspettative della committenza, né abbiamo mai compiaciuto il nostro pubblico.
La nostra non è stata una ricerca di consenso, ma di confronto, per rubare, rimaneggiare e restituire il punto di vista dell’autore a un dialogo sempre aperto con il pubblico.
La domanda non possiamo dunque che continuare a porcela: cosa può oggi un teatro d’autore?

1979

  • Alessandro Libertini fonda i Piccoli Principi.


1981

  • Debutto dello spettacolo Pulcinella ed Euridice.


1982

  • Chiara Fantini entra nella Compagnia.
  • Primo premio al Festival Internazionale Arrivano dal Mare di Cervia con Pulcinella ed Euridice.
  • Partecipazione al Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes di Charleville-Mézières.

1983

  • Debutto dello spettacolo Così Mi piace.


1984

  • Premio Stregagatto con Così mi piace.
  • Debutto dello spettacolo Deviazioni dalla Norma.


1985

  • Partecipazione al Festival International de Théâtre Jeunes Publics di Montréal.
  • Debutto dello spettacolo Narciso Amico Mio.

1986

  • Véronique Nah entra nella Compagnia
  • Debutto dello spettacolo Kinderszenen al
    Teatro della Scala di Milano.

1987

  • Narciso Amico Mio alla Biennale du Théâtre Jeunes Publics di Lione.
  • Narciso Amico Mio al Youth Theater Festival di Helsinki.


1988

  • Debutto dello spettacolo Una Cosa per un’Altra.


1989

  • Debutto dello spettacolo Dodici.


1992

  • Dodici viene riallestito in Belgio con attori belgi.


1994

  • Debutto dello spettacolo A Partire da Miles.


1995

  • Una cosa per un’Altra è riallestito dalla compagnia Blauw Vier di Anversa.
  • A partire da Miles è finalista al Premio Stregagatto 95/96.


1996

  • Premio ETI/Camera Oro con il video Oltre i cavalli del Partenone.


1997

  • A partire da Miles è rappresentato alla La Cité de la Musique di Parigi
  • A partire da Miles è rappresentato all’Europa Jazz Festival di  Mans


2000

  • Babele è rappresentato a Porto
  • Debutto de La Magia delle Immagini al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Saint-Étienne


2001

  • Regia dello spettacolo De tooverfluit con la compagnia Het muziek Lod di Gent


2002

  • Premio Prix des régionales al Festival Internazional Momix con La magia delle immagini


2004

  • Laboratorio al Musée d’art Moderne et contemporain di Strasburgo
  • Laboratorio al Musée de l’Opéra di Notre-Dame
  • Debutto dello spettacolo il Risveglio di Sirenetta a Madrid


2006

  • La magia delle immagini al Musée d’Orsay di Parigi
  • Debutto dello spettacolo Celeste all’Osservatorio Astrofisico
    di Firenze
  • Debutto dello spettacolo Con gli occhi di Pinocchio al Festivaletteratura di Mantova

2007

  • Debutto dello spettacolo BaBa.
  • BaBa alla Biennale d’Art Contemporain de Lyon.


2008

  • Obraztsov a Bochum, Mosca, San Pietroburgo.


2009

  • BaBa Romania, Con gli occhi di Pinocchio Palais des Beaux-Arts, Bruxelles.


2010

  • BaBa al MADRE di Napoli
    BaBa in Finlandia, Germania, Canada e Portogallo


2011

  • BaBa, Museo d’Arte Contemporanea Rivoli; Madrid; Vienna.


2012

  • BaBa, Hasselt, Belgio.
  • Io diversa al Festival Météores di Bruxelles.
  • Visita in forma di spettacolo al Centro Luigi Pecci di Prato.
  • Visita in forma di spettacolo al Museo Stibbert di Firenze.
  • Visita in forma di spettacolo al Museo Marino Marini di Firenze.
  • Visita in forma di spettacolo al SMS Santa Maria della Scala di Siena.
  • Visita in forma di Spettacolo al Museo Archeologico Artimino.


2013

  • Debutto dello spettacolo Umami a Marsiglia, Capitale Europea della Cultura 2013.


2014

  • Collaborazione con L’Accademia della Crusca per il Festival Dante 2021


2015

  • Ritagli al Festival internazionale di Bruxelles.
  • Ritagli al Festivaletteratura di Mantova.


2016

  • Visite in forma di spettacolo alla mostra “De Chirico a Ferrara”.


2017

  • Creazione dello spettacolo Scientifico!
  • Ritagli alla Biennale Internationale des Arts de la Marionnette di Parigi.
  • Ritagli al Festival internazionale Bim Bam di Salisburgo.


2018

  • Ritagli a Jaipur e Calcutta.
  • Ritagli al WeeFestival di Toronto.


2019

  • Visita in forma di spettacolo al Museo Casa Siviero di Firenze.
  • Debutto dello spettacolo Calderone immaginario a Le Pôle di Le Revest-les- Eaux, in collaborazione con il Musée d’Art de
    Toulon di Tolone.

2023

  • L’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco ospita Figuriamoci!

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